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Sant’Antonio

LA CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE

Sullo stesso sperone a nord su cui fu edificato il Quartiere Spagnolo si trova l’antica chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, di epoca normanna (fine XII secolo). Dell’impianto originario resa all’esterno l’arcata ogivale dello spazio di ingresso e la sagoma (rifatta) del piccolo campaninle a vela sul prospetto.

Un raro esempio di chiesa a due navate (come l’attigua chiesa  di Sant’Orsola).

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San Cataldo

LA CHIESA DI SAN CATALDO

Di fondazione normanna, documentata come esistente già nel 1339, è intitolata a San Cataldo, vescovo vissuto nel VII secolo in Irlanda, morto mentre era in pellegrinaggio verso la terra santa e seppellito a Taranto.

Dell’antica chiesa non rimane molto poichè l’attuale edificio risale al 1740

San Giuliano

LA CHIESA DI SAN GIULIANO

La sua edificazione è stata voluta, secondo la tradizione, dal normanno Gran conte Ruggero, ma in realtà sembra risalire ai primi secoli del cristianesimo. Fu riedificata fra il 1612 ed il 1615, più imponente ed a tre navate.
Nel 1927 fu chiusa a causa di un crollo di parte e riaperta, dopo quasi 80 anni, il 26 dicembre 2005.
In questa chiesa sono custoditi i “Misteri”, i gruppi statuari che rappresentano le ultime ore della vita terrena di Gesù.
Le sale attigue sono dedicate alla “ceroplastica”, arte praticata già presso i Romani che ad Erice era prerogativa delle suore carmelitane di Santa Teresa.

Chiesa-madre

Real Duomo

IL REAL DUOMO E LA TORRE DI RE FEDERICO


Secondo la tradizione la chiesa fu innalzata già ai tempi dell’imperatore Costantino nel IV sec. d.C.
L’edificio che oggi ammiriamo fu edificato nel 1314 dal Re Federico III di Aragona, con materiale proveniente dal tempio della Venere Ericina.
Nel corso dei secoli il sacro tempio fu più volte rimaneggiato. L’interno crollò nel 1853. Pressoché immediatamente se ne iniziò la ricostruzione e nel 1865 il Real Duomo rinacque in quelle splendide forme che oggi costituiscono un prezioso esempio di arte neo-gotica.
La torre, costruita alla fine del ‘200 da Federico II d’Aragona e alta 28 metri, è illuminata da monofore e bifore. La scala è composta da 108 gradini.